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Market review n.08 2020

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Le prospettive per l’economia globale si sono fortemente deteriorate con il continuo aumento del numero di casi di Covid-19 e le previsioni di crescita globale prevedono attualmente una contrazione intorno al 1,8% nel 2020. In generale sono state effettuate significative revisioni al ribasso in quasi tutte le economie, la maggior parte dei Paesi vedrà una contrazione di un anno intero nel 2020. Le previsioni su  quanto forte e prolungata sia in ultima analisi la recessione globale continuano ad essere troppo influenzate dall’incertezza sul lockdown nei singoli Paesi, e la contrazione della crescita globale potrebbe alla fine superare il 2,0%. La previsione di inversione  e di una ripresa continua ad essere quantomeno probabile nel quarto trimestre del 2020. Detto questo, nel caso in cui ci volesse più tempo per contenere la diffusione di nuovi casi, o ci fossero rischi di una seconda ondata di epidemie, ciò implicherebbe una crescita più debole nel 2020 e una ripresa che si verificherebbe solo ben oltre il 2021.
È tuttavia interessante osservare il primo segnale più significativo in questo periodo ovvero la  divergenza tra la performance dei mercati finanziari e quella dell’economia reale. Il forte rialzo dei mercati finanziari dalla fine di marzo suggerisce che gli operatori del mercato hanno accolto con favore la notizia che i paesi sono in grado di appiattire la curva del contagio e che sembra essere il prezzo di una ripresa dopo che l’economia globale è caduta in una buca, e per uscirne si deve favorire l’abolizione del blocco prima che sia troppo tardi. Inoltre, la decisione della Federal Reserve (Fed) statunitense di sostenere direttamente le obbligazioni societarie statunitensi e in particolare il debito ad alto rendimento ha avuto un impatto significativo, ed era probabilmente nel tentativo di evitare che le aziende fossero chiuse fuori dai mercati di finanziamento, e i rendimenti sono scesi drasticamente. In linea del tutto generale se la Fed e la Bce riuscissero nell’intento di ancorare i rendimenti, ciò potrebbe limitare il numero di fallimenti, lasciando il settore delle imprese in una posizione comunque forte una volta tolti i blocchi. Tuttavia in questo momento è ancora troppo presto per sapere se i mercati finanziari stiano valutando accuratamente i prezzi in vista di una ripresa più rapida, o se il deterioramento delle condizioni economiche trascinerà nuovamente i mercati azionari e obbligazionari verso i loro recenti minimi.

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