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Anticipare le correzioni dei mercati Intervista a Marco Pinardi, Managing partner di Analysis SpA

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Pechino sta lavorando con Washington per il raggiungimento di un accordo significativo e strutturale. Quali saranno gli effetti nel breve termine?
A breve conosceremo l’entità di questa correzione, ma l’escalation della controversia commerciale tra Stati Uniti e Cina ha già portato effetti non reversibili almeno sul breve termine sulle catene di approvvigionamento globali. L’economia mondiale rimane sotto pressione, con una crescita del PIL reale del 2019 che sembra sempre la più lenta dal 2009. La debolezza continua risulta concentrata nel settore manifatturiero. Le PMI manifatturiere dell’Eurozona sono ai minimi che non si vedono dalla crisi del debito sovrano europeo iniziato verso la fine del 2011, mentre la crescita della produzione industriale in Cina è al suo punto più basso degli ultimi 20 anni. Il settore dei servizi nella maggior parte delle grandi economie continua ad espandersi, ma anche questo settore recentemente ha iniziato ad accusare i primi contraccolpi. Negli Stati Uniti l’attuale ciclo di espansione economica continua ad avere una durata record, tuttavia gli indici più rappresentativi sembra che stiano raggiungendo un livello di massimo o hanno già iniziato a scivolare in territorio di contrazione in particolare per il settore dei servizi. La curva dei rendimenti US treasuries continua a mostrare alcuni effetti tendenziali di inversione, come nei precedenti del 2001 e 2007,  anche se non rappresenta un fattore esaustivo in termini predittivi di recessione,  rimane  pur sempre un indizio molto preoccupante. In questo contesto la risposta della politica fiscale nelle economie sviluppate è stata minima, lasciando alle banche centrali il compito di creare stimoli. La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi a settembre e ha riavviato il suo programma di allentamento quantitativo, mentre diverse banche centrali dei mercati emergenti hanno continuato o si stanno apprestando a tagliare i tassi nel tentativo di produrre ogni possibile stimolo  di una crescita economica. 

Ritiene giusto ridare il voto ai cittadini britannici e quali le principali incertezze al di fuori di Brexit?
In realtà è noto che proprio il primo ministro inglese Boris Johnson ha tentato più volte di porre fine allo stallo politico con le elezioni anticipate. Al suo quarto tentativo in questo senso, utilizzando un percorso legislativo che richiedesse per essere approvato solo la maggioranza semplice e non quella qualificata, Johnson ha ricevuto finalmente il via libera della camera dei Comuni al voto anticipato del 12 Dicembre essendo ormai l’unica opzione rimasta per realizzare la Brexit. Allo stesso tempo la decisione di acconsentire al rinvio di Brexit al 31 gennaio è stata accettata formalmente anche dall’Unione europea.
I prossimi mesi saranno dunque fondamentali per le prospettive, con una scadenza prorogata per la Brexit e i possibili aumenti tariffari negli Stati Uniti tra oggi e la fine dell’anno. Brexit , l’incertezza commerciale e i molteplici fattori di rischio geopolitici sembrano destinati a rimanere questioni importanti nel 2020.
Più in generale osservo che in queste ultime settimane anche le principali agenzie di rating si stanno preoccupando di quantificare in via precauzionale la possibile dimensione a livello globale dei rischi di recessione nel 2020 ed in particolare l’aumento del rischio del debito corporate a livello globale e del debito sovrano di alcuni paesi emergenti particolarmente vulnerabili in questo periodo come Argentina, Brasile, Messico, India e Turchia . 

La Lombardia traina il settore del Fintech italiano mentre il segmento del Wealth & Asset Management è in lento ma progressivo calo. Un suo commento al riguardo.
E’ un fatto acclarato che i tentativi di ridare fiato all’industria domestica dell’asset management non abbiano portato a risultati significativi fatto salvo alcune rare eccezioni nel mondo del risparmio gestito, per via di fattori strutturali standard come le barriere rappresentate da mancanze di economia di scala e differenziazione dei prodotti in particolare rispetto alla concorrenza dei big player esteri e alla competitività di mercati come il Lussemburgo.
Queste barriere d’ingresso ovviamente sono meno vincolanti nel settore del Fintech per definizione stessa di piattaforme di advisory, anche per questo motivo rappresenta un segmento in costante e forte evoluzione. Detto questo come tutto il mondo dei servizi è destinato ad una crescita sostenibile e progressiva solo se chi offre servizi di consulenza basata su tecnologie innovative è in grado di erogare anche un servizio di supporto di formazione e conoscenza di altrettanto valore. La tecnologia senza un supporto anche previsionale dei rischi dei mercati fornita dalla professionalità di un consulente non può avere un valore di mercato particolarmente ben remunerato, soprattutto in momenti di mercato in cui occorre anticipare possibilità tendenziali di forte correzioni come quelle a cui probabilmente andremo incontro nel prossimo anno. Proprio per questo motivo ad esempio sono sempre più diffusi strumenti come gli Smart Beta ovvero strumenti finanziari che applicano una gestione attiva ai sottostanti e agli indici a cui sono agganciati. L’evoluzione degli ETF stessi da strumenti passivi puri in questo senso è sintomatica del mercato finanziario e delle tecnologie adottate per offrire margini di redditività ai propri clienti in un mondo con tassi sul breve negativi.

Analysis, attraverso la piattaforma digitale eXact, si sta rivolgendo al mondo della consulenza finanziaria evoluta. Con quali obiettivi?
Analysis rappresenta da molti anni e con orgoglio personale una ricercata boutique che sviluppa una serie di soluzioni con approccio quantitativo e che offre una view complessiva del patrimonio del cliente, mobiliare ed immobiliare. La nostra specificità è quella di permettere al gestore di scomporre in modo flessibile tutti i building blocks dei portafogli multi-asset, ovvero tutte le componenti di performance e di rischio in modo tale che sia evidente dove ci possono essere aree di potenziali di opportunità e rischi sia su asset finanziari, prodotti del risparmio gestito e asset immobiliari. Riscontriamo in particolare un interesse sempre più crescente da parte dei consulenti finanziari che debbano per normativa o intendano offrire una reportistica sempre più completa e puntuale ai propri clienti e da parte degli asset owner – in particolare i fondi pensione – che devono presentare ai propri CdA report sempre più dettagliati sui mandati in delega ai gestori selezionati. Ad una piattaforma completa di dati mercato e moduli altamente personalizzabili  offriamo la possibilità di incapsularne al suo interno le business rules proprie di ciascun cliente  – incluso la costruzione di  portafogli modello specifici del cliente – unitamente ad un servizio di assistenza completo  e competente di altrettanto valore.

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