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Attivi su più fattori di rischio Intervista a Marco Negri, Managing Director e responsabile per il Sud Europa di Legg Mason

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Veniamo da una fase di forti incertezze sui mercati: l’elevata volatilità come può essere affrontata e quali competenze possono essere rafforzate per continuare a creare valore?
È vero, veniamo da un anno difficile per gli investitori. Nel 2018 sono emerse una serie di complessità che ci stanno accompagnando anche nel 2019. Mai come in questo scenario, dunque, è importante affidarsi a operatori professionali, e in particolare a gestori attivi che selezionino i titoli sulla base di approcci testati nel corso di svariati cicli economici. Nei prossimi mesi sarà infatti assolutamente essenziale diversificare e selezionare con cura le asset class e le aree geografiche in cui investire. Per questo una gestione attiva rappresenta la chiave per riuscire ad ottenere rendimenti attraenti ed evitare di esporsi a rischi non necessari.

Siamo alla fine di un ciclo? Cosa dobbiamo aspettarci in futuro?
Di certo, il ciclo positivo che ha caratterizzato gli ultimi anni è in uno stato avanzato. Molti si chiedono se sia giunto alla fine, e quanto si riuscirà ancora ad estrarre valore dalle asset class tradizionali. Stiamo assistendo dunque ad una maggior ricerca di diversificazione: lì dove il ciclo tradizionale non riesce più a fornire un valore soddisfacente, gli investitori cercano asset class alternative, in grado di estrarre rendimento adeguato anche in condizioni di scenario avverse.

Qual è l’approccio migliore per affrontare lo scenario attuale dei mercati?
Stiamo puntando molto sull’approccio unconstrained, ossia su strategie in cui si crea un portafoglio di investimenti facendo poco o nessun riferimento ad un benchmark. Il fatto di non essere legati ad un indice dà maggior possibilità di creare un portafoglio più in linea con gli obiettivi specifici del singolo cliente. Ad esempio, nei mercati azionari questa libertà può essere utilizzata per focalizzarsi sui titoli con il maggior potenziale di crescita, su quelli che producono un reddito più alto della media, su quelli con minor volatilità, o anche su quelli che si concentrano su una certa regione o un certo settore. Permette inoltre di escludere aziende con una governance mediocre, pratiche negative a livello sociale ed ambientale, o semplicemente quelle maggiormente indebitate. Le strategie unconstrained possono inoltre essere utilizzate come elemento di diversificazione all’interno di un’allocazione più ampia.

Legg Mason è al servizio degli investitori in 6 continenti e conta 9 affiliate indipendenti. Quale proposta di valore può offrire ai propri clienti?
Legg Mason ha messo insieme nove gestori indipendenti e specializzati, ognuno col suo diverso modo di pensare. A differenza della maggior parte degli altri grandi gestori, dunque, non c’è una singola view della casa di gestione. Crediamo che questo ci permetta di aumentare la possibilità di scelta per gli investitori. L’assortimento di stili di investimento e di specializzazioni geografiche delle nostre affiliate è molto utile nel creare un’ampia offerta di soluzioni di investimento.

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