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“Sempre alla ricerca di efficienza” Intervista ad Andrea Cecchini, Country Head Italy presso RBC, Investor & Treasury services

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La tecnologia sta cambiando il modo in cui le banche operano e interagiscono con i loro clienti?

La banca è stata tradizionalmente sostenuta da infrastrutture IT molto complesse, sviluppate negli anni e con un gran numero di interconnessioni. Il boom delle FinTech sta portando cambiamenti tecnologici ad un ritmo molto più veloce rispetto alle generazioni precedenti. Le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale possono contribuire ad aumentare la produttività e l’efficacia dei consulenti in filiale, per migliorare la rilevazione delle frodi, nel migliorare la sicurezza del cliente e per contribuire a ridurre i rischi operativi. Riteniamo che l’Intelligenza Artificiale e le altre tecnologie digitali debbano essere considerate complementari e di supporto ai rapporti tra cliente e consulente – attraverso una maggiore collaborazione, un maggiore accesso ai canali online e mobile e agli approfondimenti più rilevanti e funzionali. In definitiva per offrire al cliente un servizio altamente personalizzato.

Blockchain è stato recentemente utilizzato in test per acquistare e vendere fondi comuni, quanto è probabile che la tecnologia blockchain crescerà rapidamente e quali saranno le conseguenze per l’industria del risparmio gestito?

Ritengo che nel tempo Blockchain sarà significativo per l’industria; ossia una parte fondamentale del modo in cui l’esperienza del cliente viene riconfigurata e rinnovata, Blockchain ha il potenziale per ridurre il rischio, aumentare la trasparenza e la tracciabilità delle transazioni e rendere l’intera catena del valore più efficiente. Migliora la scala nei processi operativi precedentemente molto manuali (ad esempio, processi contrattuali), riducendo il rischio operativo o l’errore umano.

Come entra l’Italia nel business di RBC e quali strategie il Gruppo ha deciso di adottare per il nostro paese?

La strategia di Royal Bank of Canada è sempre stata quella di sviluppare le attività in modo misurato e sostenibile, individuando le aree in cui possiamo fornire valore per i nostri clienti. Siamo a fianco dei nostri clienti per fornire loro il supporto necessario ad evolversi, sia in Europa, dove impieghiamo oltre 5000 persone, e soprattutto in Italia dove siamo presenti attualmente con i nostri servizi di securities services quali banca depositaria, calcolo valore della quota dei fondi comuni di diritto italiano e banca corrispondente per i fondi esteri e off-shore. Da considerare che Royal Bank of Canada è attiva in Italia da oltre 25 anni attraverso una struttura che impiega oggi circa 90 collaboratori e oggi l’obiettivo è di espandersi ulteriormente acquisendo nuovi clienti trai gestori di patrimoni in Italia, sfruttando la posizione di leader in Lussemburgo e Irlanda e sostenendo i gestori di asset globali in cerca di ampliare le loro attività locali e mix di prodotti.

Nel corso degli ultimi anni, la complessità dei fondi e le novità normative in ambito europeo e italiano hanno portato ad una profonda evoluzione del ruolo di banca depositaria. Quali ulteriori cambiamenti si prevedono all’orizzonte?

Per quanto riguarda il contesto italiano, abbiamo assistito ad un processo di consolidamento delle banche che svolgono attività di banca depositaria a favore di player internazionali che vedono l’attività di securities services come core business. Il mercato italiano sta cambiando, è importante focalizzarsi su 3 aspetti: regolamentazione, ricerca di efficienza e tecnologia. Dobbiamo inoltre fronteggiare alcune criticità relative alle nuove asset class che sono state lanciate nell’ultimo periodo come i non performing loans e i fondi di credito.

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