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ESG nei fondamentali Intervista a Laura Nateri, Head of Italy at Lazard Fund Managers

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Come immagina gli effetti del coronavirus sui mercati finanziari nel secondo semestre dell’anno?
La pandemia che stiamo vivendo ha aperto uno squarcio che non sarà facile ricucire. Le conseguenze sui mercati finanziari sono solo la punta di un iceberg, minacciato dall’impatto umano, sociale ed economico di questa crisi, tra le peggiori della storia moderna. Le misure straordinarie adottate dalle autorità monetarie e dai Governi vanno nella direzione giusta, e i mercati sembrano sostenere l’ipotesi di una ripresa a forma di V, ma in realtà non tutte le economie sembrano in grado di ripartire così velocemente. Dipenderà da quanto generose ed efficaci sono state le misure, dalla vulnerabilità dei paesi ai settori più colpiti (turismo, viaggi), ma soprattutto da quanto profonde sono le cicatrici lasciate dalla pandemia: sembra già evidente che nei paesi dove il virus ha avuto un tasso di mortalità elevato, la fiducia dei consumatori rimarrà fragile, dando vita a una ripresa a forma di L o W, che dovrà fare i conti con tassi di default più elevati, disoccupazione in aumento, bilanci degli stati fuori controllo, tutte variabili che contribuiranno a tenere alta la volatilità dei mercati.

Con un mondo a tassi zero, investire diventa fondamentale, ma quali sono le linee guida da seguire?
Diversificazione, sostenibilità e calibrazione del rischio in funzione dei bisogni dell’investitore sono gli ingredienti che devono essere presenti in qualsiasi portafoglio. La consulenza evoluta sta lavorando da tempo all’integrazione di questi parametri nelle soluzioni di investimento, che hanno dimostrato anche di recente di essere gli strumenti più adeguati per navigare i diversi cicli di mercato.

Lei definisce la sostenibilità come un cambiamento culturale e sottolinea l’importanza dell’inclusione sociale: quale davvero l’impatto per i gestori?
La sfida più interessante per l’industria dell’asset management in questo cambiamento epocale è la possibilità e il dovere, soprattutto per i gestori attivi, di contribuire a influenzare le società e i governi in cui investiamo per migliorarne il comportamento, l’attenzione a tutti gli stakeholders (non solo quelli finanziari) e la sostenibilità delle crescita in un’ottica di lungo termine. E’ importante la Governance ma anche il rispetto dei fattori ambientali e sociali, che soprattutto in questa ultima fase sono giustamente tornati al centro dell’attenzione. I fattori ESG sono principalmente fattori di rischio che devono essere correttamente valutati e inclusi nei processi di investimento per generare portafogli ottimali ed efficienti.

 Previdenza, economia reale, occupazione: sono tutte sfide che fanno parte della vostra filosofia…
Essere gestori attivi, con un focus sulla qualità e la produttività finanziaria delle società in cui investiamo, vuol dire investire in quelle aziende che hanno una strategia di crescita e sviluppo sostenibile, volta a generare reddito e occupazione nel lungo termine. L’inclusione sempre più integrata dei fattori ESG nella gestione non fa che rafforzare un approccio fondamentale come il nostro, che mira a selezionare società che investano e producano ricchezza, favorendo il miglioramento della congiuntura economica.

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