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“Affrontare il nuovo contesto” Intervista a Sergio Albarelli, Managing Director & CEO di Azimut Holding

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L’inflazione è ora vicina al 2%: stiamo tornando a tempi “normali”? E cosa comporta per i risparmiatori?

Il perdurare di tassi di interessi a zero, sconfinati anche in territorio negativo, impone una nuova “normalità” con cui i risparmiatori devono confrontarsi. Il dato sull’inflazione non deve illudere,  l’avvicinamento al 2% è dovuto principalmente all’aumento dei prezzi energetici, ma è un effetto ormai terminato. Per mantenere quel ritmo di crescita sarebbe necessario l’incremento di prezzo di qualche altro bene o servizio, è però difficile prevedere rialzi significativi entro la fine dell’anno. Estrarre valore dalle attività obbligazionarie a basso rischio, particolarmente care ai risparmiatori italiani, è sempre più arduo, pertanto per conseguire rendimento bisogna accettare di aumentare il profilo di rischio del portafoglio, tenendo presente che i mercati azionari sono favoriti da un contesto come quello attuale di crescita e tassi molto bassi, e allungare l’orizzonte temporale di investimento.

Dal 1 gennaio 2018 entra in vigore Mifid2, cosa cambierà davvero per il mercato italiano?

MiFID2 è una normativa che verrà applicata in ambito europeo, con l’Italia che rappresenta solo uno dei tasselli di un quadro frammentato e complesso. In questo scenario il nostro Paese costituisce una peculiarità, grazie a professionisti che svolgono consulenza finanziaria competente e qualificata, ed arriveremo all’appuntamento del 1 gennaio con una industria preparata al cambiamento. Naturalmente alcuni aspetti hanno richiesto un’attenzione particolare da parte degli operatori, ma nel corso degli ultimi anni si è intervenuti per adeguare l’offerta di prodotti e servizi alla clientela a quanto richiesto. La direttiva rappresenta un’opportunità di miglioramento anche per i risparmiatori, che dovranno scegliere con attenzione i partner più qualificati a cui affidare i propri denari rendendosi parte attiva all’interno del connubio esistente tra consulenza ed educazione finanziaria.

Quello di Azimut Holding è un modello di business di successo, in cui gli interessi di tutti, professionisti e investitori, sembrano coincidere, vuole spiegarci come?

Siamo una delle poche vere public company in Italia, in cui gli azionisti di riferimento sono oltre 1.400 persone tra dipendenti, consulenti finanziari, gestori e manager riuniti in un patto di sindacato che rappresenta circa il 14% del capitale e costituisce un elemento di tutela e valorizzazione degli interessi di tutti. Chi lavora in Azimut ha quindi uno specifico e diretto interesse al successo del Gruppo. Quando parliamo di allineamento degli interessi ci riferiamo a fatti molto concreti, come ad esempio l’investimento da parte dei gestori di parte del loro patrimonio personale nei fondi che gestiscono. Una così ampia partecipazione alla crescita della società che unisce chi vi lavora ogni giorno, con ruoli e funzioni diverse, è uno dei valori fondanti del nostro modello di business ed è la prova del forte senso di appartenenza esistente nel nostro Gruppo. Questo è lo stesso messaggio alla base del piano di acquisto di azioni Azimut fino al 2020 a cui hanno aderito ad aprile dello scorso anno oltre 1.100 aderenti al patto di sindacato, per un controvalore complessivo pari a 32 milioni di euro.

Quanto conta essere indipendenti e quali sono i pro e i contro?

Conta per chi vuole assumere decisioni libere da conflitti di interesse, attente esclusivamente alle esigenze e agli obiettivi dei propri clienti. Ovviamente una simile libertà impone una precisa assunzione di responsabilità, che può spaventare molti ma non il nostro Gruppo che in più di 25 anni di attività non è mai stato coinvolto negli scandali finanziari che purtroppo ancora oggi si ricordano. L’indipendenza ci permette di essere innovativi, dinamici e reattivi rispetto ai mutamenti del mercato, pronti a comprendere e gestire le esigenze dei clienti. È un valore irrinunciabile per chi come noi sente l’onore e l’onere di gestire i risparmi di una vita di famiglie, lavoratori, imprese.

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