Home / Rubrica obbligazionista / Emissioni del Tesoro dicembre 2018

Emissioni del Tesoro dicembre 2018

Posted on

«ASTA EMISSIONE BOT» BUONI ORDINARI DEL TESORO 14-12-2018/13-12-2019 (cod. ISIN IT0005355570). Il 12-12-2018 sono stati offerti B.O.T a 364 giorni (14-12-2018/13-12-2019), per un importo pari a 5.500,00 milioni di euro con data di regolamento il 14-12-2018. L`importo richiesto è stato di 8.903,500 milioni di euro con un rapporto di copertura in asta pari a 1,62 il rendimento medio è risultato pari a 0,370% rispetto allo 0,630% registrato nella precedente asta; il prezzo medio ponderato dell’emissione è pari a euro 99,627.
Le obbligazioni sono prive di cedole. Il rendimento è pari alla differenza (soggetta a ritenuta alla fonte del 12,50% applicata al momento della sottoscrizione) fra valore di rimborso (100%) e il prezzo di sottoscrizione (prezzo fiscale 100%).
«COMUNICATO ASTE» Come anticipato sul Bollettino n. 22 del 30 novembre 2018 a pag. 326 le aste di titoli a medio-lungo termine previste per il giorno 13 dicembre 2018 non hanno luogo.
Tutte le altre aste del mese di dicembre 2018 si svolgeranno regolarmente secondo il calendario previsto.
«COMUNICAZIONE MEF» Il 7 dicembre 2018, il Ministero dell`Economia e delle Finanze ha comunicato il concambio via sindacato, realizzato tramite il riacquisto dei titoli BTP 01/09/20, BTP 01/05/21, CCTeu 15/12/20, CCTeu 15/06/22, CCTeu 15/12/22 e la contestuale emissione di una ulteriore tranche del BTP 15/10/21.
L’ammontare complessivamente riacquistato, pari a 3,2 miliardi di euro – a fronte di una offerta complessiva pari a circa 6,5 miliardi – ha riguardato per circa il 65% il comparto dei CCTeu e per circa il 35% quello dei BTP nominali. All’interno del comparto dei CCTeu, circa il 79% è stato riconsegnato da banche, l’11% circa da fund manager e la restante quota da istituzioni ufficiali (circa il 9%) ed hedge fund (circa l’1%). Sempre per il medesimo comparto, per quanto riguarda la composizione geografica, circa il 45% è stato riacquistato da investitori residenti nel Regno Unito, il 37% circa da investitori domestici, e il 10% circa da investitori francesi. La residuale quota dell’8% è pervenuta da investitori di provenienza tedesca, irlandese e asiatica. All’interno del comparto dei BTP nominali, circa il 73% è stato riconsegnato da banche, il 22,5% circa da istituzioni ufficiali e il restante 4,5% circa da hedge fund. Per quanto riguarda la composizione geografica dei titoli riacquistati nel medesimo comparto, circa il 35% è stato riconsegnato da investitori provenienti dal Regno Unito, il 26% circa da investitori domestici e circa il 23% da investitori scandinavi. Il restante 16% è stato riacquistato da investitori francesi (circa l’11%) e da altri investitori extra-europei (circa il 5%).
Il quantitativo complessivamente collocato, pari a 3,2 miliardi di euro – a fronte di una domanda totale pari a circa 4,8 miliardi – è stato assegnato per circa il 79% a banche, mentre gli hedge fund ed i fund manager si sono aggiudicati rispettivamente il 10% e l’8% circa dell’emissione. La restante quota del 3% è stata infine collocata presso istituzioni ufficiali.

Top