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“Il tempo delle PMI” Intervista a Edoardo Subert, fondatore e partner a Space Holding

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La liquidità presente sui mercati, la spinta dei Pir, il fenomeno delle spac e l’iniziativa Elite potrebbero portare finalmente ad un listino di borsa adeguato alla 7° economia del mondo?
Come è noto, il mercato italiano è caratterizzato da un alto numero di società di piccola o media dimensione, che nel loro complesso contribuiscono a generare oltre il 40% del PIL italiano: più di 3 milioni di imprese, di cui però solo ca. 22.000 con oltre 50 dipendenti. Di conseguenza ci sono ancora numerose aziende che necessitano di fondi per proseguire nei loro piani di sviluppo e crescita internazionale. Tra i vari strumenti, i fondi Pir hanno raccolto quasi 11 miliardi di euro e rappresentano un’importante strumento per canalizzare l’elevato tasso di risparmio delle famiglie italiane verso le imprese. Allo stesso modo, il progetto Elite di Borsa Italiana accompagna da anni le imprese con alto potenziale in un processo di crescita, che ne facilita l’internazionalizzazione e che è propedeutico ad un approdo in borsa. Le SPAC rappresentano a loro volta un importante supporto alle imprese, garantendo accesso a capitali sia istituzionali che privati e offrendosi da un lato come strumento di semplificazione dei processi di IPO e dall’altro come supporto strategico. In tale contesto, ci aspettiamo che il trend positivo degli ultimi anni continui anche in futuro e contribuisca a ridurre il gap rispetto ai mercati più sviluppati. 

Investire nell’economia reale, quali sono i veicoli che offrono le prospettive migliori?
In Italia, oltre agli strumenti più tradizionali, attivi, passivi, alternativi, etc, esistono diverse opzioni d’investimento: dai portali di Equity Crowdfunding approvati dalla Consob, a società quotate che agiscono come incubatori di idee/startup, passando per strumenti più tradizionali come le Sgr o le neo-introdotte SICAF, fino ai PIR e alle SPAC citate precedentemente. A seguito delle innovazioni introdotte negli ultimi anni, il mercato offre quindi molte alternative d’investimento interessanti. Crediamo che in questo contesto di mercato l’investimento nelle SPAC, possa rappresentare anche in situazioni di volatilità, uno strumento molto interessante per tutti gli investitori, sia privati che istituzionali.

Da inizio anno il guadagno del mercato azionario italiano è pari all’11%, una performance che qualifica Milano come una delle migliori Borse europee. Un trend destinato a durare?
Mentre il DAX o il FTSE 100 hanno di recente raggiunto livelli record, il FTSE MIB deve ancora raddoppiare per tornare ai livelli pre-crisi e di conseguenza rappresenta uno dei mercati europei più sottovalutati e a maggior potenziale di crescita. A livello nazionale, il ciclo economico si conferma in moderata ripresa; dopo un 2016 in crescita, anche il 2017 ha mostrato un accelerazione nei consumi privati e investimenti fissi e pure a livello di competitività si registrano segnali positivi. A fare da contraltare, rimane l’incognita relativa alla situazione politica incerta. Alla luce dei fattori citati, crediamo però questo trend positivo possa proseguire nei prossimi anni.

Space4 ha appena annunciato la Business Combination con Guala Closures: rappresenterà la quarta operazione promossa da Space Holding negli ultimi 4 anni. Quali sono gli elementi che accomunano le precedenti operazioni?
Le nostre prime 3 operazioni hanno dato grandi soddisfazioni ai nostri investitori con ritorni che variano dai 2,7x di Fila all’1,4x di Aquafil quotata solo lo scorso dicembre. Tutte le nostre operazioni emergono da un attento lavoro di selezione e valutazione ed incarnano una caratteristica sostanziale: coinvolgono splendide aziende ad elevato potenziale con una leadership di grande competenza, con cui architettare una struttura di capitale nuova e congeniale all’accelerazione delle prospettive di crescita. I nostri partner strategici – imprenditori o manager – non vivono la Business Combination come un momento per far cassa ma un’occasione per accendere il turbo al motore della propria azienda.  In tutte e 4 le operazioni, parte dei nostri capitali sono serviti a rafforzare la struttura patrimoniale delle società Target, contribuendo a finanziare la “discontinuità” con il passato. Lo stesso approccio verrà seguito con Guala Closures, dove ca. €180m di risorse verranno apportate da Space4 per abbattere il debito esistente e dare maggiore flessibilità ai piani di M&A e di crescita organica della società. Con €535m di fatturato (2017), Guala Closures rappresenta oggi il leader assoluto a livello mondiale nel mercato delle chiusure per bevande alcoliche e vino, forte di una indiscussa leadership tecnologica e di prodotto in grado di garantire negli ultimi 15 anni una costante crescita e una redditività lorda sopra il 20%.  Per qualità e dimensione, nonché per una maggiore liquidità del titolo, Guala Closures andrà in quotazione diretta allo STAR e a nostro giudizio attirerà grande interesse da fondi italiani ed esteri.

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