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Market review n.04 2018

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Gli investitori internazionali si preparano ad una settimana intensa sui mercati dopo la prima  relazione del presidente della Federal Reserve Jerome Powell in audizione al Congresso statunitense. I titoli asiatici sono rimasti stabili, mentre i mercati europei sono saliti in questi ultimi giorni. Sembra che la fiducia sia tornata sui mercati dopo le turbolenze viste all’inizio di questo mese, ma i traders seguiranno da vicino le conseguenze delle dichiarazioni di Powell nei prossimi giorni. Non sono tuttavia previsti sviluppi particolari: la Fed è fiduciosa che l’inflazione si muoverà gradualmente verso il livello obiettivo, in linea con un preannunciato e progressivo rialzo dei tassi nominali, mentre la BCE rimane confidente sulla ripresa in corso e continua a pensare che l’inflazione morbida permetta di mantenere ancora una fase stabile della propria politica monetaria espansionistica.  I dati economici nel corso della settimana del resto hanno confermato la solidità del recupero ma con alcune sfumature. Negli Stati Uniti, i dati PMI sulla fiducia delle famiglie e delle imprese sono arrivati più in alto del previsto, probabilmente perché sono stati potenziati dalle misure di stimolo di Washington, mentre le PMI europee manifatturiere e dei servizi, sono diminuite di più rispetto alle previsioni degli analisti anche se rimarranno a livelli elevati.
In questo scenario internazionale favorevole tuttavia rimane una certa tensione in Europa in vista delle elezioni in Italia. In occasioni elettorali precedenti i mercati avevano già spazzato via le preoccupazioni su questi rischi di natura politica, ma proprio in questo contesto di incertezza sugli esiti del voto in Italia e sulle conseguenze sulla stabilità dell’Euro, ha certamente destato ulteriori timori la notizia dei giorni scorsi  secondo cui uno dei più grandi hedge fund internazionali, Bridgewater, guidato dal suo fondatore Ray Dalio, abbia rivelato di tenere posizioni short  contro le società blue chips  europee e le principali banche Italiane.  Gli analisti hanno tenuto subito a sottolineare che l’hedge fund non sia proprio affermato per la selezione dei titoli, ma piuttosto per le tendenze macroeconomiche  e che le posizioni short che precedono le elezioni del 4 marzo in Italia, sarebbero strettamente connesse solo in conseguenza di un forte exploit dei partiti populisti che potrebbe limitare le riforme economiche e pertanto indebolire la ripresa della zona euro.
In ogni caso, indipendentemente dalle posizioni dei fondi speculativi, un esito incerto di questo turno elettorale in Italia, può riaprire una fase di rally dei mercati azionari con scenari difficilmente prevedibili ma potenzialmente stimati dagli analisti intorno al 10-15 %  di perdite rispetto agli indici europei  dei titoli azionari italiani più vulnerabili per il loro livello di indebitamento.
Analogamente anche nel mercato del credito in Europa gli spread dei rendimenti si stanno lentamente allargando ed in maniera significativa solo per gli emittenti più vulnerabili: l’asset swap spread dell’indice ICE Bofa ML Euro High Yield  per gli emittenti con rating BB e B  infatti risente del clima d’incertezza risalendo ai livelli di circa 230 bps registrati a  Maggio 2017.

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