La crescita vertiginosa del Bitcoin è semplicemente frutto di una bolla speculativa?
A mio parere da un lato c’è sicuramente una speculazione in atto con il rischio che si tratti di una bolla destinata in parte a sgonfiarsi (ed è ancora presto per valutare le conseguenze dell’introduzione dei futures sui bitcoin alla borsa di Chicago), ma dall’altro è importante sottolineare quanto la tecnologia sottostante del blockchain sia dirompente come e forse più di quanto fu vent’anni fa la diffusione di internet.
I Non Performing Loans sono sempre solo un problema o anche un’opportunità d’investimento?
Gli NPL sono senza dubbio una interessante opportunità di investimento, ma come tutte le asset class necessitano di competenze specifiche da parte dei gestori. La mia percezione è che stiano entrando nel mercato alcuni operatori non dotati delle skills necessarie per affrontare questa strategia di investimento, a fianco invece di players altamente competenti, che saranno quelli che continueranno a trasformare un problema in un’opportunità di plusvalenza.
Il private equity continua a crescere mentre il venture capital in Italia non decolla. Qual è il suo punto di vista?
Vi sono due principali motivazioni per il differente livello di sviluppo, la prima è che il private equity ha ora solidamente anche in Italia un track record di ottimi ritorni con contenuta volatilità, mentre il settore del venture capital non ha mai generato in passato ritorni importanti per gli investitori, e ciò rende la raccolta di fondi di venture capital più complesso. La seconda differenza è che l’ecosistema industriale italiano di piccole e medie aziende è molto adatto allo sviluppo del private equity, mentre non ci sono ancora tutte le condizioni “ambientali” che facilitino in Italia la crescita di start-up. Questo è un tema molto importante per il paese, che su questo fronte è molto indietro rispetto alla maggior parte delle altre nazioni europee. Le start up di oggi saranno le piccole, medie e possibilmente grandi aziende di domani, non possiamo farne a meno.
La vostra società controllata Quadrivio Capital SGR ha comprato una partecipazione di maggioranza in un’azienda leader in Europa nella componentistica auto. Perché e quali altri settori vi attraggono maggiormente?
La società in cui abbiamo investito con il nostro più recente fondo di private equity, TFM, è un’eccellenza della meccanica di precisione, uno dei settori in cui l’Italia esprime leader mondiali. La nostra filosofia continua ad essere quella di investire nelle aree in cui il nostro paese ha dei forti vantaggi competitivi, motivo per cui ad oggi ci stiamo concentrando da un lato su quelli che sono i settori più tipici del Made in Italy (design, fashion, beauty e food) e dall’altro sui settori di eccellenza tecnologica e manifatturiera italiana, quali, solo per citarne alcuni, la meccanica di precisione, la robotica e la produzione di macchinari.