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Il Frosinone Calcio presenta il crowdfunding il mini-bond renderà l’8% annuo

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Il Frosinone Calcio ha presentato la campagna di crowdfunding con la quale punta a collocare, attraverso la piattaforma Tifosy, mini-bond per un importo compreso tra 1 milione e 1,3 milioni di euro. Risorse che il club intende utilizzare per realizzare le opere accessorie al  nuovo stadio “Benito Stirpe” tra cui il Frosinone Village, il complesso polifunzionale ubicato vicino allo stadio che vivrà 7 giorni su 7, ma anche altre strutture, fuori e dentro lo stadio, che completeranno il progetto iniziale.
Nel dettaglio le risorse raccolte con il mini-bond serviranno anche alla realizzazione del centro medico (destinato a tutti coloro che gravitano attorno al mondo del Frosinone Calcio) e del ristorante, entrambe situati nella pancia della tribuna centrale.
Con le risorse che il club punta a raccogliere attraverso il crowdfunding potrebbe inoltre essere ristrutturato l’anello attorno allo stadio, con il rifacimento della pavimentazione, in modo da consentire ai cittadini che utilizzano questi spazi per correre ed allenarsi di avere uno spazio maggiormente funzionale a queste attività, realizzare cioè delle strutture per coloro che fanno attività fisica all’esterno dello stadio, compresi degli spogliatoi muniti docce e toilette.
La scelta del crowdfunding anziché delle  altre soluzioni di finanziamento che erano state prese in considerazione (intervento diretto dell’azionista o ricorso al debito bancario) perchè la società punta  a collegare sempre più i tifosi e il territorio: l’auspicio è che i tifosi devono sentire questo luogo come se fosse casa loro e partecipando al finanziamento dell’opera questo legame potrà diventare ancora più profondo.
Con la campagna di crowdfunding il Frosinone Calcio non chiede soldi a fondo perduto, ma propone ai tifosi e a tutti coloro che dovessero decidere di sottoscrivere i mini-bond un investimento con un rendimento che i vertici della società ritengono «interessante»: le sottoscrizioni saranno gestite da TIFOSY, la piattaforma di crowdfunding specializzata nello sport.
I mini-bond sono obbligazioni a 5 anni, che potranno essere sottoscritte in tagli minimi di 500 euro e a multipli di 500 euro, offriranno un rendimento annuo sull’investimento dell’8%, di cui il 5% in contanti ogni anno e il 3% che il sottoscrittore riceverà sottoforma di credito con il club, che potrà essere utilizzato per acquistare a tariffe scontate abbonamenti, biglietti e merchandising ufficiale».

Che cos’è il CROWDFUNDING?

Il crowdfunding è un fenomeno nato in Australia e negli Stati Uniti, attraverso il quale il promotore di un’iniziativa a carattere economico, sociale, culturale o benefico richiede al pubblico indistinto (crowd), tramite un sito internet (il portale o piattaforma), somme di denaro, anche di modesta entità, per sostenere il progetto esposto (funding).
Esistono diverse tipologie di crowdfunding, distinte in base alla finalità per la quale si raccolgono le risorse finanziarie, oppure in relazione alla remunerazione prevista per i finanziatori del web:

  • il modello DONATION BASED, presume la raccolta di fondi per iniziative senza scopo di lucro;
  • il modello REWARD BASED, che prevede, in cambio di una donazione in denaro, una ricompensa non monetaria: la ricezione di un premio oppure un riconoscimento immateriale, come un ringraziamento pubblico sul sito della società neo costituita;
  • il modello LENDING BASED, che si basa sui microprestiti a persone o imprese;
  • il modello EQUITY BASED, che prevede la partecipazione al capitale sociale dell’impresa e che attualmente è l’unica forma regolamentata in Italia dalla Consob: nel 2012 infatti, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di un canale di finanziamento alternativo rispetto al credito bancario il Governo ha disciplinato lo svolgimento dell’attività di equity crowdfunding in Italia, attraverso il Decreto n. 179/2012.

L’attività di gestione di portali per il crowdfunding, inquadrabile nell’ambito dei servizi di investimento, è stata ricondotta alla “ricezione e trasmissione ordini”, pertanto oltre alle banche e alle imprese di investimento autorizzate (“gestori di diritto”), è stato consentito ai sensi dell’articolo 3 della MiFID, che l’attività fosse svolta anche da altri soggetti sottoposti ad autorizzazione e alla vigilanza della Consob (“gestori autorizzati”).
Il Decreto pertanto ha introdotto una disciplina speciale (nazionale) per i gestori di portali diversi dalle banche e dalle imprese di investimento, i quali devono essere iscritti nell’apposito registro tenuto dalla Consob, non possono detenere somme di denaro e strumenti finanziari di pertinenza di terzi e devono trasmettere gli ordini riguardanti la sottoscrizione e la compravendita degli strumenti finanziari esclusivamente a banche e imprese di investimento.
L’iscrizione nel registro ha natura autorizzatoria, in quanto è subordinata alla sussistenza dei requisiti definiti dalla norma primaria e di quelli ulteriori, fra i quali quelli di onorabilità e professionalità, delegati alla potestà regolamentare della Consob.
Il ruolo delle piattaforme di crowdfunding è di concentrare su un portale on-line i progetti presentati dalle startup e l’interesse dei potenziali investitori, facilitando in questo modo la raccolta di capitale da parte dei primi.

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