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“Basi solide per la Fondazione” Intervista a Sergio Urbani Direttore Generale di Fondazione Cariplo

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La Fondazione di cui lei è direttore generale è la più attiva nel no profit in Italia: qual è il suo segreto?

La Fondazione Cariplo ha compiuto 25 anni lo scorso 16 dicembre con alle spalle ormai 30 mila progetti a cui la Fondazione ha contribuito donando oltre 2,8 miliardi di euro, preservando il valore del patrimonio. Con una dimensione di circa 8 miliardi di Euro, Fondazione Cariplo è tra le principali istituzioni filantropiche a livello mondiale. Un mix di buona governance, uno staff che ha un’età media di 40 anni e un elevatissimo livello di scolarizzazione e professionalità, la rende capace di gestire ogni anno più di 30 strumenti filantropici (bandi, progetti diretti e altre iniziative) e di selezionare 1.000 progetti da finanziare tra i 2.500 che vengono proposti alla Fondazione, mantenendo un corretto rapporto con le istituzioni pubbliche. La Fondazione ha poi ampliato la sua attività al mondo della Corporate Social Responsibility – ad esempio con Cariplo Factory – delle aziende e dei grandi Gruppi che scelgono di impegnarsi per le loro comunità.

 Vi è sempre un maggior distacco tra società e mondo della politica. Come una realtà quale la vostra può contribuire a saldare questa frattura?

Le fondazioni sono rimaste importanti presidi della partecipazione spontanea e collettiva di chi ha a cuore il bene comune ma non si identifica in movimenti partitici. L’azione delle Fondazioni è inoltre una cinghia di trasmissione tra ciò che accade sul territorio e i policy makers perché sperimentano soluzioni ai problemi delle nostre comunità, come welfare, occupazione giovanile, sostegno alle famiglie. Nel mondo ci sono circa 500 fondazioni frutto di processi di PTP (Philantropication Through Privatization) che stanno dando un aiuto alla politica a generare innovazione.

 L’housing sociale è diventata una priorità anche per voi: come?

Nell’housing sociale la Fondazione Cariplo è stata un precursore dal 2000 e nel 2004 ha costituito la Fondazione Housing Sociale. Per housing sociale non s’intende solo case a buon mercato ma anche persone servizi, relazioni, progetti di vita specie in situazioni di fragilità, fisiche e psichiche, abbattendo barriere architettoniche mobilità del lavoro e per le nuove famiglie. Nel 2008 è stato attivato il Fondo Abitare Sociale, che per primo ha raccolto 85 milioni di Euro per sperimentare la fattibilità dell’housing sociale. Esso si è poi sviluppato attraverso un programma d’investimento privato ed etico (con rendimento finanziario contenuto, del 3% oltre l’inflazione, e si pone degli obiettivi d’impatto positivo sul territorio), del valore di 3 miliardi di Euro, attualmente in fase di realizzazione da parte di un sistema integrato di fondi immobiliari che fa capo al Gruppo Cassa Depositi e Prestiti.  CDP Investimenti Sgr ha investito le risorse nel “Fondo Investimenti per l’Abitare” in 32 fondi immobiliari locali, distribuiti su tutto il territorio nazionale, per sviluppare abitazioni a canoni calmierati, prioritariamente in locazione, nonché spazi condivisi e servizi.  L’obiettivo è realizzare o almeno mettere in cantiere entro il 2017 almeno 20.000 alloggi sociali di cui circa 6.000 a oggi sono già realizzati. Numeri importanti ma ancora marginali rispetto a quelli dell’Edilizia Residenziale Pubblica. Da questi l’housing sociale si differenzia in quanto i canoni di locazione sono più alti (tipicamente 300/600 euro al mese) con contributi pubblici praticamente assenti.

 Pur chiamandovi Fondazione Cariplo ed una partecipazione strategica in Intesa Sanpaolo, avete un portafoglio assai diversificato. Una delle chiavi del vostro successo?

La Fondazione col 4,84% è il secondo azionista di Intesa Sanpaolo per circa 2 miliardi di euro.  La parte rimanente del patrimonio – fatta eccezione per una quota di circa 500 milioni di Euro riservata agli investimenti legati alla missione filantropica dell’ente – è investita sui mercati finanziari con un elevato livello di diversificazione, attraverso Quaestio Capital Management Sgr. La scelta di diversificare gli impieghi del patrimonio è senz’altro stata vincente perché la Fondazione è stata in grado mantenere elevati livelli di erogazioni preservando l’integrità del patrimonio. Negli anni in cui i risultati dei mercati sono stati particolarmente favorevoli, inoltre, la Fondazione ha accantonato riserve in un fondo di stabilizzazione delle erogazioni che ha consentito di proseguire e, anzi, incrementare, la propria attività filantropica anche nei periodi di crisi. La partecipazione in Intesa Sanpaolo non ha solo un valore finanziario ma rappresenta anche un elemento centrale della sua identità. Cariplo oggi è una grande e professionale istituzione filantropica, con un’attività che è intimamente legata con la funzione di beneficienza e di solidarietà che la Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde ha svolto per quasi 200 anni sul proprio territorio.

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