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Market review n.04 2020

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I mercati hanno registrato un forte calo di vendite dall’inizio della settimana a seguito degli sviluppi del coronavirus in Corea del Sud, Giappone, Iran e, soprattutto, Italia. L’indice Euro Stoxx50  , ad esempio, è sceso ai livelli dei primi di Ottobre dell’anno scorso al momento della stesura del presente commento. I beni sicuri sono proseguiti sul trend della settimana precedente, con i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense a 10 anni che hanno toccato l’1,39%, ovvero quasi al suo minimo storico, e i rendimenti del Bund a meno 0,5%. L’oncia d’oro ha continuato a essere valutata circa 1.675 dollari. La volatilità implicita è salita bruscamente a oltre il 20%, riflettendo i livelli di stress degli investitori.
A causa della diffusione del virus in Europa, la preoccupazione che un’eventuale interruzione dell’attività economica possa portare a una recessione è stata la principale forza trainante del crollo del mercato. Qualsiasi procedura di quarantena del tipo di quella messa in atto dalla Cina potrebbe avere un forte impatto economico in quanto la crescita europea è debole e quindi vulnerabile. Questa correzione arriva in ogni caso dopo un forte aumento del mercato che ha spinto le valutazioni al di sopra della loro media storica. Notiamo inoltre che i mercati obbligazionari hanno reagito più delle azioni, una divergenza di approccio che potrebbe riallinearsi nel breve.
Guardando più in là, si dovrà valutare l’impatto sulla crescita economica e sulle aziende, un esercizio molto difficile al momento, data la mancanza di serenità di giudizio del momento presente e l’epidemia in corso. Quel che è certo è che l’ambiente dei tassi d’interesse e della liquidità dovrà rimanere molto accomodante, offrendo così un certo sostegno ai prezzi degli assets. Il problema è che uno shock sul lato dell’offerta potrebbe in un primo momento rendere privo di senso il sostegno di una forte domanda. In altre parole, la domanda che dobbiamo porci è se ci troviamo di fronte a uno shock strutturale della domanda e dell’offerta o a uno sviluppo temporaneo che potrebbe portare a una rapida ripresa. I dati economici e i risultati aziendali di conseguenza dovranno essere esaminati nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Intanto , i numeri dei contagi in Cina sembrano invertire la tendenza proprio in questi giorni e l’economia cinese sembra in lieve ripresa, quindi il peggio potrebbe essere passato. Il sostegno della banca centrale è ancora significativo e si prevede che rimarrà tale in mezzo a una visibilità così scarsa.

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