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Market review n.03 2020

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Il virus che si è diffuso in Cina sta indubbiamente complicando le prospettive economiche, iniettando nuova incertezza nelle prospettive dell’economia globale. Con il virus che si è diffuso in in un periodo dell’anno in cui i viaggi da e per la Cina sono elevati e la spesa dei consumatori è più diffusa, sono cresciute le preoccupazioni per l’impatto sull’economia cinese. Il virus avrà un impatto notevole sulla crescita della Cina nel primo trimestre di quest’anno, e le previsioni  concordano su una crescita del PIL cinese in rallentamento intorno al 5,5% nel 2020.
L’impatto che il virus sta avendo sulla Cina, non avrà le stesse dimensioni sulla crescita economica nelle economie avanzate. Detto questo, stiamo assistendo a piccoli rallentamenti nella maggior parte del mondo avanzato, e leggere decelerazioni nell’Eurozona, in Canada e in Giappone. Dinamiche simili esistono anche nei paesi emergenti, e non si dovrebbe vedere un particolare impatto sulla crescita economica.
Gli effetti del coronavirus in Cina hanno determinato una previsione leggermente inferiore per la crescita economica globale. Le previsioni aggiornate per il 2020 per la crescita economica globale sono attualmente un po’ inferiori al 3,0%. Per quanto riguarda la composizione della crescita globale, le stime della crescita nelle economie avanzate sono ora intorno all’1,7%, mentre la crescita nelle economie in via di sviluppo rallenterà al 3,8%.
In questo contesto, anche la crescita USA nel primo trimestre è destinata a rallentare. La crescita del PIL si dovrebbe ridurre ad un ritmo dell’1,5% rispetto al 2,1% registrato nel quarto trimestre. Un’altro notevole freno delle scorte contribuirà a deprimere la crescita del PIL nel primo trimestre, dato che la produzione in specifici settori industriali, in particolare il settore aereo,  sarà aggravato dai ritardi nelle spedizioni fuori dalla Cina. Gli investimenti delle imprese, tuttavia, sembrano destinati a migliorare modestamente. Gli indici degli acquisti (PMI) sono saliti a gennaio, aiutati da una certa riduzione della guerra commerciale, e indicano provvisoriamente un’inversione di tendenza nella spesa per le attrezzature.
Nel complesso, tuttavia, l’ambiente favorevole agli investimenti è indebolito, lasciando ai consumatori il ruolo di propulsore primario della crescita. La spesa reale delle famiglie negli Stati Uniti dovrebbe rafforzarsi nuovamente oltre il 2% nel primo trimestre, sostenuta da una solida crescita dell’occupazione e dal calo dei prezzi dell’energia. Le banche centrali in particolare la  Fed rimarranno in attesa, poiché le aspettative sulle perturbazioni causate dal virus sono temporanee, con il forte auspicio  che il virus naturalmente verrà contenuto nel breve termine.

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